Narcisismo: La sindrome dei cucchiai di argento
Sindrome dei cucchiai di argento (The “silver-spoon” syndrome)
La sindrome del cucchiaio d’argento è una sindrome che richiama i sintomi tipici del narcisismo, appartiene a quei soggetti che sono cresciuti nelle famiglie dei ricchi e super ricchi.
Crescita in famiglia
In alcune famiglie molto benestanti le modalità educative e di allevamento dei figli favoriscono lo sviluppo del narcisismo perpetuando detta sindrome. Lo stile di vita agiato di queste famiglie, è caratterizzato spesso da una deprivazione emotiva costante; un inesistente contatto padre-figlio, un’interazione minima con la madre che risulta sempre essere molto occupata in attività sociali e lascia spesso l’incarico di allevare i figli alle tate.
Queste madri non riescono a riconoscere ed a soddisfare i normali bisogni di sviluppo del figlio che viene usato per riflettere la propria gloria e a causa del rispecchiamento idealizzato viene privato del proprio sé.
Fin da quando questi bambini sono molto piccoli viene privilegiata l’attenzione alla forma e all’esteriorità rispetto all’importanza del fare esperienza, come giocare sporcandosi. Nelle fasi successive l’aspettativa nei loro confronti è molto elevata e le lodi sono soltanto per i risultati che soddisfano i bisogni dei genitori, mentre le attitudini personali, se diverse da ciò a cui i genitori danno valore, non vengono neppure prese in considerazione. Questo spesso genera delle crisi che possono portare la famiglia in terapia.
Il narcisismo è una componente del sistema di queste famiglie in cui i genitori non vedono una relazione causale fra le crisi del figlio e il proprio stile di vita familiare vuoto di affetto, di guida, di formazione e lo accusano di essere ingrato per tutto quello che essi gli hanno dato, o di essere ostinato se, per esempio, si rifiuta di portare a termine gli studi o mantenere un impegno di lavoro; non comprendono che la a causa di ciò è spesso dovuta al senso di inadeguatezza e incapacità che questi giovani sperimentano davanti alla vita reale dopo essere cresciuti sotto una campana di vetro vuota.
I membri della famiglia in cui si rileva una sindrome del cucchiaio d’argento, possono presentare il disturbo narcisistico di personalità, ma più spesso si osservano tratti narcisistici liberi che si muovono e si spostano fra i membri della famiglia.
Spesso si tratta di una patologia multigenerazionale in cui uno o entrambi i genitori avevano il compito di fare da specchio ai propri genitori ed ora chiedono ai figli di fare loro da specchio oppure servono un figlio altamente narcisista che ha sostituito il loro genitore.
La famiglia affetta dalla sindrome del cucchiaio d’argento è solitamente una famiglia costruita attorno ad una falsa identità familiare fragile, intensamente difesa, grandiosa e altamente patologica.
Lavorare con queste famiglie è molto complesso perché i membri sono abituati al potere, all’autorità e a gestire qualsiasi situazione di cui sono protagonisti.
Sindrome cucchiaio d’argento
I bambini cucchiaio d’argento hanno una scarsa consapevolezza di sé e non hanno consapevolezza di aver sofferto un grande dolore emotivo.
Gli adulti, quando è presente una patologia narcisistica, presentano sintomi di depressione cronica lieve, mancanza di empatia e la convinzione di poter alleviare le frustrazioni ed il senso di vuoto spendendo, viaggiando, ricercando ogni forma di piacere.
- Sono molto attenti alle tendenze del momento, molto attenti alla forma e inconsapevoli dei propri sentimenti e bisogni, per cui tendono ad evitare la terapia e ogni forma di introspezione fino a che non sono costretti dalle circostanze.
- Il senso di privilegio nel quale sono cresciuti li porta ad avere una percezione distorta della propria importanza nel mondo, che li porta a vivere una serie di frustrazioni nell’ambito dei risultati, dell’autodisciplina e delle relazioni profonde.
- Nascondono un profondo senso di inadeguatezza e paura sotto modalità di comportamento arroganti.
- Sanno di essere ornamenti dell’albero di famiglia e si sentono superflui come la quantità di oggetti che possiedono.
- Per sfuggire a questo nonsenso, per essere visti, per esprimere vissuti dolorosi inesprimibili attraverso le parole, possono arrivare a fare uso di sostanze, abusare di alcol e nei casi estremi il comportamento può sfociare nell’acting out criminale o nel suicidio.
Trattamento
Il lavoro consiste nell’aiutare il paziente a comprendere le dinamiche relazionali in cui è immerso, facendo emergere le posizioni dei familiari spingerlo a comprendere i diversi bisogni e imparare a operare una distinzione tra bisogni familiari e propri. Così è possibile consentire al paziente di scegliere con libertà da che parte stare, smettere di recitare e prendere le distanze dal padre o dalla madre richiedenti una falsa facciata ma assenti in una relazione intima profonda che permetta di riconoscere i veri bisogno del figlio.
L’obiettivo è aiutare il paziente a essere consapevole dei vari stati emotivi, delle sue emozioni profonde, paure e aiutarlo a seguire i suoi reali bisogni.
La presa di consapevolezza mette in grado le persone di scegliere quello che ritengono più opportuno fare.
Il terapeuta deve impegnarsi a smantellare il funzionamento disfunzionale, narcisistico, creato dal sistema familiare.
Nel lavoro con i disturbi narcisistici di un individuo o della famiglia, il terapeuta deve lavorare sia sul falso sé gonfiato che sull’Io atrofizzato. Inizialmente, la difesa narcisistica del falso sé grandioso continuerà a coesistere mescolandosi con gli impulsi verso un funzionamento più sano che porta la persona ad accettare, la paura e la vulnerabilità, che fino a quel momento rifiutava di sentire e di soffrire mettendosi sulla difensiva con sentimenti di subitanea rabbia, rispondendo con ostilità davanti al presunto rifiuto.
Lavorare con persone e famiglie coinvolte nella sindrome del cucchiaio d’argento richiede esperienza e attenzione verso le manipolazioni che essi sono abituati a mettere in atto nel tentativo di rafforzare la loro idea di sé come VIP. La patologia non è facile da raggiungere poiché è ben nascosta sotto gli orpelli del successo e della ricchezza. Il problema sottolinea Le Beau (1988), “non è l’agiatezza in sé, ma l’associazione dello stile di vita agiato con la patologia narcisistica che crea la sindrome”. Liberare queste persone dalla sindrome del cucchiaio d’argento consente loro di utilizzare la loro ricchezza e il loro successo in maniera più sana e “la terapia familiare offre l’opportunità di far entrare i membri negli stati dell’Io degli altri e di insegnare modelli di risposta appropriati” .
Approfondimenti
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